L’evoluzione della struttura semantica nei contenuti multilingue: da Tier 1 a Tier 3
Nel panorama editoriale italiano contemporaneo, la gerarchia semantica dei contenuti si evolve da Tier 1 – che definisce i principi generali e le aree tematiche fondamentali – a Tier 2, dove emergono gli elementi chiave di formattazione come titoli strutturati, coerenza lessicale e gerarchia visiva. Tuttavia, il Tier 2 si limita a indicare best practice senza un sistema operativo per garantire la conformità dinamica e multilingue. Il Tier 3 rappresenta il salto qualitativo verso un’implementazione tecnica avanzata, integrando un sistema di validazione semantica automatica che monitora in tempo reale ogni intestazione rispetto a un modello concettuale predefinito, assicurando coerenza tra contenuti, stile e struttura gerarchica, soprattutto in contesti multilingue complessi.
Fase 1: Mappatura della tassonomia semantica multilingue – fondamento del Tier 3
La tassonomia semantica Tier 3 si costruisce estendendo la gerarchia Tier 1 (es. “A → A1 → A1.1 → A1.2”) in una struttura a livelli profondi e bidimensionali, dove ogni nodo è definito da:
- categoria tematica precisa
- livello gerarchico (A1, A1.1, ecc.)
- tag semantici cross-linguistici (es. italiano, inglese, francese)
- criteri di coerenza (originalità, frequenza d’uso, SEO)
Utilizzando ontologie italiane standard come TEI (Text Encoding Initiative) e Schema.org multilingue, si assegnano tag univoci a ogni intestazione, ad esempio
